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LETTERATURA, POESIA, TEATRO |
Nelle opere di Bixio sono assai frequenti i riferimenti, espliciti o reconditi,
non solo a pittori alle cui opere si ispira, ma anche a fonti in ogni campo
della cultura, del folclore, della mitologia, in cui interseca elementi propri,
fantastici, a volte ironici.
Nel dipinto a lato, ad esempio, sono contemporaneamente presenti spunti
estratti dalla poesia di Giuseppe Valeri e dalla iconografia botticelliana.
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sopra
Spiaggia o La nascita di Venere ter
dalla poesia "Spiaggia" del poeta veneto Diego Valeri (Mondadori
1977)
2004
acquerello su sintetico, cm 30x20
Collezione privata R. De Lorenzis
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a lato
Ariette o La donna-isola
dalla poesia "Ariette" del poeta veneto Diego Valeri (Mondadori 1977)
2004, acquerello, cm 30x20 e
2005, olio e acrilico su tela, cm 100x70
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I dipinti sono il risultato della libera interpretazione operata dal pittore
sulle suggestioni derivanti dalle opere di riferimento, rielaborate, dilatate e
deformate, inconsciamente o intenzionalmente, in funzione dell'insieme delle
esperienze personali con le quali si fondono e si confondono. Gli elementi
compositivi, evocati per associazioni di idee e tensioni emotive, possono
essere indotti dalla atmosfera complessiva, da una singola frase o più
semplicemente dal titolo.
La montagna incantata - 1992
dal romanzo di Thomas Mann e dalle ricerche in Cappadocia.
olio su tela, cm 100x100
Collezione privata L. Gaggiotti
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La saga nordica da cui nasce la complessa storia di Ibsen, giocata sulla
ambiguità tra sogno e realtà, tra utopia e mediocrità, tra
originalità e conformismo si rivela modello ideale per l'attitudine
artistica di Bixio: l'allegoria della Vita nella ricerca della Felicità
cosmica.
a lato
Peer diventa principe dei Troll
1996
acquerello, cm 35x35
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serie di 24 tavole realizzate per illustrare le avventure di
PEER GYNT
liberamente ispirate all'opera teatrale di
Herik Ibsen
a lato
Le origini della Felicità
1996
acquerello, cm 35x35
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a lato
A proposito del Paradiso Terrestre di Baudolino
2001
dal romanzo "Baudolino" di Umberto Eco
acquerello e oro, cm 28x28
Anche in questo caso l'opera nasce per osmosi di immagini, scritti e
autocitazioni. Frammenti della Primavera di Botticelli, della iconografia
sanscrita, dell'immaginario di Umberto Eco, si sviluppano in una composizione
onirica i cui colori, deliberatamente non realistici (come di norma nelle opere
di Bixio), assumono lo stesso valore simbolico dei singoli elementi.
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