immagine dell'intestazione

PAESAGGI
Genova in multivision - 2008
sopra  Genova in multivision, 2008, olio e acrilico su due tele assemblate, cm 50x150
Una panoramica sul Porto Antico e sul profilo della città, realizzata da punti di vista multipli, sulla orizzontale a sulla verticale, per evidenziare le peculiarità architettoniche, con una tecnica prospettica ipocubista.
Trinità dei Monti - 2005 Giardini e Foreste - 2002
sopra
Giardini & Foreste, 2002, acquerello cm 28x31,5
Soggetto utilizzato dall'Antica Manifattura Toscana di Latina per la produzione di teli per l'arredamento
a sinistra
Trinità dei Monti
2005, olio, acrilico, oro, cm 70x100

La natura, immaginata o vissuta in prima persona, è un tema ricorrente e particolarmente presente nella sensibilità dell'autore che, citando Baudelaire, "...vi avanza tra foreste di simboli".
Sono i simboli di una utopia dove la presenza dell'uomo è in armonia con l'ambiente, i manufatti si fondono con la natura, le stoffe hanno la valenza di giardini, i paesaggi antropizzati sono preziosi "tesori".
Così, nell'immaginario dell'artista, città, castelli, chiese, persino i segnali stradali, diventano oggetti accettabili di un ambiente sostenibile.
a lato
Città futura
1992
Olio su tela, cm 100x100
Città Futura - 1992
Già nel 1992, nel prefigurare una propria "Città futura", l'autore scartava l'idea di una estrema Manhattan sintetica, per proporre una fuga a ritroso. Gli edifici sono quelli giotteschi della Arezzo di San Francesco, immersi in una selva di alberi-segnale che hanno la medesima valenza fuori e dentro le mura prese in prestito dal parco Guell di Gaudì. Una Città futura come l'autore vorrebbe che fosse e non come, forse, sarà!
Il Giardino di Fuoco - 2006
sopra
Il giardino di fuoco,
2006
acquerello, cm 36x24
sotto
Pellegrinaggio sul Mont Sainte Victoire,
2006
acquerello, cm 28x25 e acrilico su tela, cm 100x100
sotto
Portofino in un mare di ambra,
2006
olio e acrilico su tela, cm 30x80
Allusioni e impressioni sensoriali suggerite dalla montagna di Cezanne (da lui dipinta ossessivamente), ad Aix en Provence, visitata in occasione del centenario della morte. Per sottolineare la sintonia, ma anche l'autonomia, Bixio dipinge il versante opposto a quello abitualmente raffigurato da Cezanne.
Portofino in un mare di ambra - 2006 Pellegrinaggio sul Mont Sainte Victoire - 2006
Ceneviz Kulesi - 2005 I paesaggi sono luoghi della memoria dove alle ambientazioni di grande respiro si abbinano oggetti e suggestioni che possono affiorare dall'inconscio, anche a distanza di tempo, in un intreccio di reperti del passato con le culture odierne.
In prevalenza emergono le esperienze che l'artista ha vissuto in luoghi fortemente permeati da eventi storici, in particolare nel Vicino Oriente.
Da molti anni conduce spedizioni archeologiche nelle regioni centrali e orientali dell'Anatolia, alla ricerca degli insediamenti sotterranei e delle civiltà che li hanno prodotti, sui quali ha scritto svariate pubblicazioni.
Ararat - 2001 sopra
Ceneviz kulesi,
2005
olio e acrilico su tela, cm 60x60
Le tre porte di Gerusalemme - 2000
La Torre dei Genovesi, o Torre di Galata a Istanbul. Emerge da antiche stoffe di produzione ottomana conservate nel locale museo etnografico. Allude al legame dei genovesi (collettivo e personale) con la terra turca.
sopra
Ararat, 2001
acquerello,cm 28x28
Il maestoso cono vulcanico drappeggiato con un telo dei nomadi.
sotto
Tramonto a Uchisar, 1998
acquerello e oro, cm 45x30
Paesaggio della Cappadocia (Turchia centrale), crogiolo di civiltà.
sopra
Le tre porte di Gerusalemme, 2000
china fotocopiata e colorata, cm 20x20
(tre culture religiose nello stesso luogo)
sotto
Meteore, 1996
acquerello e oro, cm 35x35
Località della Tessaglia (Grecia) dove i monasteri affiorano come appendici dalle torri di pietra.
Tramonto a Uchisar - 1998
Meteore - 1996
Una sera a Porta Soprana - 2000
Una sera a Porta Soprana (Portoria, Genova)
2000
acquerello, cm 28x28
Le cinquecentesche mura che racchiudevano Genova sono qui allegoricamente "ricostruite", partendo da una delle porte ancora esistenti, assemblando frammenti di ceramica realmente ritrovati nel corso di scavi archeologici condotti nella città dalla Soprintendenza. Evidente l'allusione a Gaudì.
sotto a sinistra
Ripa maris scomparsa, 2006 (Sottoripa, Genova)
olio e acrilico su tela, cm 60x60
Nella riproduzione della palazzata sono raffigurati anche gli edifici distrutti dai bombardamenti e rimpiazzati dal "grattacielo" (in celeste).
Ripa maris scomparsa - 2006 Barocco a Badalucco - 1999
sopra
Barocco a Badalucco (Valle Argentina, Imperia)
1999, acquerello e oro, cm 30x45
a lato
Il nuovo Porto Antico (Caricamento, Genova)
2006, olio e acrilico su tela, cm 60x60
Elementi sintetici che caratterizzano il Porto Antico dopo le ristrutturazioni per le manifestazioni "Colombiane".
Il nuovo Porto Antico - 2006
Il tesoro di San Fruttuoso
1996
olio e oro su tela, cm 70x70
Collezione privata L. Gaggiotti

Questo soggetto rappresenta la profonda insenatura nel Monte di Portofino, in Liguria, dove l'antica abbazia dei Doria è percepita dall'autore come un gioiello adagiato tra preziosi drappeggi che rappresentano gli scoscesi pendi racchiusi tra cielo e mare.

Lo stesso soggetto è stato realizzato a china, acquerello e in serigrafia.

sotto
Il tesoro di San Fruttuoso
1997
china, cm 35x35
Il tesoro di San Fruttuoso - 1996
Il tesoro di San Fruttuoso - 1997
Accesi cromatismi e prospettive fortemente caratterizzate, interagiscono con notazioni storiche, con elementi onirici e simbolici, ma anche con intenzioni ludiche.
a lato
Salisburgo
2006
olio e acrilico su tela, cm 60x60

Soggetto utilizzato per la scenografia del concerto del Club UNESCO per il 250º anniversario di Wolfgang Amadeus Mozart, a Genova.
Salisburgo - 2006